L’ORIGINE SAN FRANCESCO
“Francesco era di statura piuttosto piccola. Aveva testa regolare e rotonda, volto un po’ ovale e proteso, fronte piana e piccola, occhi neri, di misura normale e tutto semplicità, capelli pure scuri, sopracciglia diritte, naso giusto, sottile e diritto, orecchie dritte ma piccole, tempie piane, lingua mite, bruciante e penetrante, voce robusta, dolce, chiara e sonora, dentti uniti, uguali e bianchi, labbra piccole e sottili, barba nera e rara, spalle dritte, mani scarne, dita lunghe, unghie sporgenti, gambe snelle, piedi piccoli, pelle delicata. Era magro. Aveva veste ruvida, sonno brevissimo, mano generosissima”.
(Mario Bertin, Francesco, Castelvecchi Edizioni, 2013)
Nato e morto ad Assisi, dopo aver attraversato terra, acqua, fuoco e aria, torna come l’infinito al punto d’origine. Uomo tra gli uomini, folle tra i savi, divino tra i perduti. Come fiore della vita esprimerà un’esistenza nella luce in cui fu Chiara la Via tra la Follia. Dalla mercatura alla spogliazione, dal benessere materiale all’essere anima, dalla guerra alla conversione, dal processo al percorso, dalla predicazione alla Regola, dai conventi all’Egitto, da Chiara al Presepe, dal Cantico delle Creature alle stigmate.